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In questo volume l'autore propone una breve storia del teatro americano del Novecento, accennando anche alle ricerche più recenti e tenendo conto che il teatro non è esclusivamente forma letteraria, bensì arte composita e complessa, nella quale convergono istanze fondamentali e non trascurabili come la regia, la scenografia, la recitazione. Particolare attenzione è data agli autori che si sono affermati dagli anni Sessanta in poi, alle nuove voci e ai nuovi linguaggi teatrali, nonché ai temi più attuali quali il gender, la razza, l'etnia, la migrazione. Al tempo stesso, i grandi maestri del Novecento vengono riletti alla luce dei percorsi della critica contemporanea e maestri quali Eugene O'Neill. Tennessee Williams, Arthur Miller, Edward Albee, Sam Shepard e David Mamet vengono affiancati da una galassia di autori, alcuni dei quali ancora virtualmente sconosciuti al pubblico italiano, in una rassegna della vitalità e dell'originalità del teatro degli Stati Uniti, sia di ieri, sia di oggi.